Biografia

 
Dopo 3 anni dall’ottimo album di esordio “Torino Sommersa”, al quale ha fatto seguito lo split per la catena “In The Kennel” con i siciliani Gentless3, torna La Moncada, band piemontese capitanata dal cantautore Mattia Calvo, già vincitore di 2 edizioni del Premio Recanati.
Rispetto al disco precedente la formazione ha visto l’ingresso di Carlo Barbagallo, chitarrista, compositore e polistrumentista attivo sia come solista che in diverse band quali Suzanne’ Silver, Albanopower, e il collettivo sonoro CoMet. Francesco Alloa alla batteria (già con Airportman e Nicolas J. Roncea), Gianandrea Cravero alla chitarra (Manuel Volpe Sextet, Treehorn) e Davide Maccagno (Treehorn) al basso completano la formazione.
Dopo aver condiviso il palco con band quali Perturbazione, Hugo Race, Cesare Basile, Paolo Benvegnù, Polite Sleeper, Treni All’Alba, Fuh, Carlot-ta, Io Monade Stanca, Amor Fou e Roberto Angelini, negli ultimi due anni la band ha deciso di non esibirsi dal vivo per concentrare tutte le proprie energie nella realizzazione dei nuovi brani.
Nell’estate 2013 la band è entrata in studio con Massimiliano Moccia, e la supervisione di Manuel Volpe, per registrare 10 tracce scritte da Mattia Calvo e arrangiate da La Moncada. Il master del disco è ad opera di Jim Blackwood, già al lavoro con Calexico e Giant Sand.
NERO” è il titolo del nuovo album. Non un vero e proprio concept, pur tuttavia una riflessione che parte da momenti più intimi per allargare lo sguardo a quello che accade intorno sezionando la vita nei tempi di crisi.
Il disco evidenzia l’evoluzione verso un suono più definito e più personale, alternando momenti in cui la composizione cantautoriale viene privilegiata, ad altri in cui il fraseggio strumentale prende il sopravvento. Le passioni comuni per artisti quali Wilco e Califone sono state inglobate ed implementate ai diversi background dei singoli componenti. Un processo di maturazione tanto lungo quanto incisivo, che ha portato i cinque ad un livello di serenità compositiva da tempo atteso. Non ci sono fronzoli, non ci sono eccessi, la canzone è al centro di tutto.